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PR-FESR EMILIA ROMAGNA 2021-2027
Progetti di ricerca industriale rivolti agli ambiti prioritari della Strategia di Specializzazione Intelligente 2023-2024

Periodo

2024-2025

Laboratorio capofila

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna -Centro Interdipartimentale 
per la ricerca industriale Edilizia e Costruzioni – CIRI EC

Laboratori e centri partner ATS

Università degli Studi di Ferrara – Laboratorio Teknehub
Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia – Centro Interdipartimentale 
di Ricerca e per i Servizi nel settore delle Costruzioni e del Territorio – CRICT
Università degli Studi di Parma – Centro Interdipartimentale di Ricerca per 
la Conservazione, la Costruzione e la Rigenerazione di Edifici e Infrastrutture – CICCREI
CLUST-ER EDILIZIA E COSTRUZIONI

Aziende coinvolte

Archliving s.r.l.
Ferrovie Emilia-Romagna s.r.l.
BUILTI S.R.L
STRUCTURAL ANALYTICS S.R.L.
ENSER S.R.L.
COMACO ITALIANA S.P.A.

Descrizione

La valutazione dello stato di conservazione di ponti e viadotti è essenziale per mantenere la sicurezza delle infrastrutture di trasporto e per pianificare efficientemente gli interventi di manutenzione. Il progetto svilupperà strumenti digitali integrati che, combinando metodologie innovative per il rilievo, la diagnostica e il monitoraggio strutturale, consentiranno di prevedere la vita residua di ponti e viadotti in funzione del loro stato di degrado. Saranno sviluppate metodologie basate sull’utilizzo di droni per il rilievo geometrico delle opere in posizioni difficilmente accessibili; si definiranno protocolli diagnostici basati su strumenti innovativi quali georadar e tomografi ad ultrasuoni per identificare la presenza di difetti e stimare lo stato di degrado; si implementeranno metodologie per il monitoraggio strutturale dinamico basate anche sull’applicazione di tecniche di machine learning e tecniche per il monitoraggio statico basate su interferometria satellitare. Dall’analisi e integrazione delle grandi quantità di dati fornite da questi strumenti saranno definiti modelli digitali per la simulazione dello stato delle opere e per la stima della loro vita residua per guidare i processi decisionali relativi alla pianificazione di interventi di manutenzione.

Descrizione dello stato dell’arte e grado di innovazione

La conoscenza dello stato di conservazione di ponti e viadotti è strategica se si intende mantenere alto il livello di sicurezza del territorio regionale, anche in relazione all’aumento di frequenza di eventi estremi a causa del cambiamento climatico. Essa consente inoltre di poter pianificare razionalmente gli interventi di manutenzione. La digitalizzazione riveste un ruolo fondamentale in questo ambito, vista la grande quantità di opere da valutare, si pensi che la sola ANAS gestisce più di 800 ponti in regione, e il gran numero di attori coinvolti.
Più in generale la digitalizzazione della filiera delle costruzioni gioca un ruolo cruciale nello sviluppo del Paese, in quanto è uno strumento necessario per stimolare un settore tradizionalmente poco propenso all’innovazione tecnologica, verso la modernizzazione dei processi aziendali e tecnologici.

Nell’ultimo decennio, l’adozione di digital twins per l’analisi e la gestione delle infrastrutture ha iniziato a diffondersi anche grazie alla crescente disponibilità di software e strumenti che forniscono descrizioni 3D con alta risoluzione e precisione. I sensori di limitate dimensioni possono essere installati anche su droni, che consentono di raggiungere e ispezionare aree altrimenti irraggiungibili o poco sicure. L’avanzato stato di degrado delle reti infrastrutturali e viarie a livello internazionale ha stimolato lo sviluppo di tecnologie per l’individuazione dello stato di fatto dei manufatti, dell’eventuale presenza di anomalie o difformità rispetto alle attese, ma non sempre queste hanno attraversato percorsi di approfondimento condivisi e di analisi critica dei risultati. Il monitoraggio della risposta strutturale nel tempo consente di rilevare e riconoscere cambiamenti e anomalie nella risposta (misura di accelerazioni e di deformazioni) a diverse fonti di eccitazione e di attuare contromisure efficaci per prevenire i crolli. Questi dati, essendo correlati all’integrità strutturale globale, possono fornire informazioni anche dove non sono ancora stati identificati specifici danneggiamenti.

Oggi raramente vengono combinate informazioni da diversi sistemi di monitoraggio, quali ad esempio l’interferometria radar satellitare che si è dimostrata una tecnica in grado di fornire informazioni utili sui fenomeni deformativi che si verificano sulla superficie terrestre grazie alla capacità di descrivere processi quasi-statici con un livello di accuratezza molto elevato. Più recentemente, con la progettazione di sensori a più elevata risoluzione spaziale e maggiore frequenza di rivisitazione, si sono aperte nuove opportunità nel monitoraggio di infrastrutture grazie alla possibilità di intercettare movimenti dell’ordine dei pochi millimetri.
Le diverse tecnologie oggetto del progetto sono caratterizzate da TRL 4 e traggono vantaggio da alcuni dei risultati dei progetti INFRASAFE, MIMESIS e INSPIRE finanziati dalla RER tramite precedenti interventi e del progetto PON INSIST.

Il progetto mira a raggiungere il TRL 7, dimostrandole in ambiente operativo. Nel corso del progetto si definiranno metodologie per l’integrazione e l’interoperabilità dei dati per giungere alla definizione di digital twins per la valutazione della sicurezza e dalla vita residua. Si traccerà quindi un percorso che fornisce una risposta al problema della valutazione dello stato di conservazione del patrimonio infrastrutturale, con l’obiettivo del trasferimento tecnologico alle imprese coinvolte. Questo costituisce un’importante innovazione rispetto allo stato attuale, rappresentando un potenziale vantaggio competitivo sul medio e lungo termine. Un opportuno sfruttamento richiederà modesti investimenti in termini di implementazioni di piattaforme software per attuazione del processo delineato dal progetto.

Obiettivi e risultati attesi

DIGI-BRIDGE risponde ai fabbisogni di recupero del patrimonio di infrastrutture tramite l’integrazione di soluzioni digitali a supporto della pianificazione e progettazione di interventi di manutenzione per ponti in calcestruzzo armato e calcestruzzo armato precompresso.

Obiettivi specifici:
O.1. Individuare tecniche specifiche per il rilievo, la diagnostica e il monitoraggio di ponti e viadotti
O.2. Dimostrare, sperimentare e validare in ambiente di laboratorio tecnologie e protocolli per rilievo, diagnostica e monitoraggio.
O.3. Dimostrare, sperimentare e validare in ambiente operativo le tecnologie di protocolli per rilievo, diagnostica e monitoraggio.
O.4. Realizzare modelli digitali per la previsione della vita residua che integrino informazioni da rilievo, diagnostica e monitoraggio
O.5. Diffondere avanzamento tecnologico nella filiera delle costruzioni.

Risultati:
R.1 Linee guida per rilievo, diagnostica e monitoraggio statico e dinamico.
R.2 Realizzazione di prototipo di trave da ponte in calcestruzzo armato dotata di sistemi di monitoraggio dinamico basati su accelerometri e su FBG (fibre ottiche) presso il laboratorio del CIRI-EC
R.3 Installazione sistema monitoraggio dinamico su 1 ponte stradale e 1 ponte ferroviario
R.4 Modelli digital twin per la previsione della vita residua che integrano dati digitali di rilievo, diagnostica e monitoraggio per 1 ponte ferroviario ed 1 ponte stradale
R.5 Linee guida per la realizzazione di digital twin per la previsione della vita residua

I Clust-ER sono finanziati dai Fondi europei della Regione Emilia-Romagna - POR FESR 2014-2020